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Pomodoro Del Vesuvio, Ricette E Preparazione

Pomodoro del Vesuvio D.O.P.

Il “Pomodoro del Vesuvio DOP” è uno tra i prodotti più tipici e antichi dell’agricoltura campana. A tal punto da essere rappresentato nelle scene del presepe tradizionale napoletano.

Per la precisione, in differenti territori campani, esistono vari raggruppamenti di ecotipi di pomodoro con bacche di piccole dimensioni, i cosiddetti “pomodorini”. Tutte queste varietà si distinguono tra loro per rusticità, tipicità e qualità organolettica. I più famosi in assoluto sono quelli che ancora oggi si diffondono sulle pendici del Vesuvio.

Il pomodoro del Vesuvio, meglio noto come “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” raggruppa vecchi biotipi locali simili per morfologia e caratteristiche qualitative.  La cui selezione, nei decenni, è stata curata dagli agricoltori del luogo. Le denominazioni di questi ecotipi sono quelle tipicamente popolari attribuite dagli stessi agricoltori locali, come “Lampadina”, “Fiaschella”, “Patanara”,Re Umberto” e “Principe Borghese” coltivati da secoli come da tradizione nel territorio di origine.

Pomodoro del piennolo del Vesuvio

Pomodoro del Vesuvio: caratteristiche

Le caratteristiche distintive che deve avere il pomodoro del Vesuvio per essere definito “pomodorino del piennolo” sono le seguenti:

  • allo stato fresco: frutti di forma leggermente pruniforme o ovale con apice appuntito, polpa di colore rosso con consistenza elevata, buccia spessa rosso vermiglio, peso non superiore a 25 g, sapore intenso vivace e dolce-acidulo;
  • conservato al piennolo: buccia rosso scuro, polpa di colore rosso di buona consistenza, sapore vivace e intenso. Le “schiocche” di pomodoro del Vesuvio anche detti “piennoli” a fine conservazione, raggiungono un peso variabile tra 1 e 5 Kg.

Nelle misure di tutela si è riscontrato che la caratteristica peculiare di tipicità che unisce i pomodorini vesuviani è la tradizionale pratica di conservazione “al piennolo“.  Ovvero una caratteristica tecnica che prevede la legatura di alcuni grappoli o “scocche” di pomodorini maturi, in un unico grande grappolo. Questo viene “appeso” in locali ben aerati, assicurando l’ottimale conservazione del raccolto fino a fine inverno.

Il piccolo pomodoro del Vesuvio nel corso dei mesi assume un sapore delizioso e unico, che viene molto apprezzato, in particolar modo dai napoletani, per la preparazione di sughi invitanti e prelibati. E’ proprio questa particolare tecnica di conservazione al “piennolo” che, grazie ad una lenta maturazione, consente di conseguenza una lunga conservazione, e allo stesso tempo la possibilità di consumare, fino alla primavera successiva, il prodotto “al naturale”.

Pomodoro del Vesuvio a grappoli o pacchetelle

Il pomodoro “a pacchetelle”

Il Pomodorino del Vesuvio è molto apprezzato sul mercato sia fresco, appena raccolto e venduto sui mercati locali, che “al piennolo” a grappoli rosso vivo, oppure anche “a pacchetelle” secondo un’antica ricetta locale come conserva in vetro, anch’essa riconosciuta nel disciplinare di produzione della DOP.

La forza di attaccatura al peduncolo, la elevata consistenza della buccia, l’alta concentrazione di acidi, zuccheri e altri solidi solubili sono pecularità del pomodoro del piennolo DOP. Caratteristiche che gli permettono di non subire alterazioni durante il lungo periodo di conservazione

Tali peculiarità dipendono fortemente dai fattori pedoclimatici tipici dell’area geografica dove questo ortaggio è coltivato. Dai terreni di origine vulcanica costituiti da materiale piroclastico. In quest’ambiente così elettivo e selettivo, la qualità del pomodoro del Vesuvio raggiunge grandi eccellenze.

Infatti “l’acidulità” o la “vivacità” di gusto, caratteristica distintiva del Pomodorino del Piennolo, è determinata proprio dalla ricchezza di acidi organici. Ciò, oltre a derivare da una peculiarità genetica, è indice di un metodo di coltivazione a basso impatto ambientale. Con ridotto ricorso ad acque d’irrigazione, che rende tale coltura spiccatamente adatta all’area protetta del Parco Nazionale del Vesuvio.

Un ingrediente fondamentale

Il “Pomodorino del Vesuvio DOP”, grazie alle sue qualità è diventato un ingrediente fondamentale ed indispensabile della cucina tradizionale campana e napoletana. In cucina presenta una grande versatilità in grado di regalarci piatti sempre “tradizionalmente originali e briosi”.

Oltre che per “macchiare” i tradizionali spaghetti alle vongole o ai frutti di mare, gli chef campani si impegnano (divertendosi) ad utilizzarlo in tante altre specialità. Tra queste ricordiamo una prelibata variante della pizza napoletana.

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